lunedì 10 ottobre 2016

I gioielli del Miglio Sacro e la FAI marathon 2016

Alla conquista del riscatto attraverso la bellezza

Il Miglio Sacro prima di essere un itinerario turistico considerevolmente brulicante di storia, è prima di tutto un cammino restituito alla città e ai napoletani, che si può scoprire attraversando il Rione Sanità a Napoli. 

Un percorso che grazie alla Cooperativa sociale La Paranza,  è possibile ormai percepire in chiave turistico culturale, incluse le eccellenze gastronomiche riscontrabili lungo il tragitto.

“La nostra cooperativa è nata in uno dei quartieri di Napoli in cui è più evidente la convivenza tra grandi differenze socio-culturali ed enormi risorse.
Proprio da queste pensiamo che debba iniziare un cammino di autosviluppo, ed è per questo che abbiamo deciso di mettere le nostre singole esperienze al servizio del Rione Sanità, non per cambiare città, ma per cambiare la città.”


Siti e luoghi d’interesse culturale presenti lungo il percorso:

 -    Basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio:
      l'edificio religioso più recente della città, in quanto costruito tra il 1920 e il 1960, dal cui giardino si accede alle Catacombe di San Gennaro.


-    Catacombe di S. Gennaro:
un percorso sotterraneo con strutture ricavate dal tufo, che porta a stretto contatto con la storia della fede cristiana della città, attraverso mosaici e affreschi. È soprattutto il luogo e dove si trovava la tomba del Santo patrono.




Si tratta di un luogo restituito alla città dal 2008.
All’uscita delle Catacombe si trova questa basilica paleocristiana costruita nel V secolo d.C. e abbandonata - come accaduto per le Catacombe - dopo il furto delle spoglie di San Gennaro nel V secolo.
Nel XV secolo è stata ristrutturata secondo gusto barocco. 



-     Cimitero delle Fontanelle:

l’ossario delle Fontanelle è uno degli emblemi della devozione della città di Napoli verso i defunti.
Da un’antica cava di tufo scavata nella collina di Materdei, nasce l’ossario a metà Seicento, per ospitare i resti delle vittime delle epidemie di peste e colera. A fine Ottocento, fu scelto per diventare luogo di culto quando alcuni devoti disposero in ordine le migliaia di ossa anonime. Proprio l’anonimato spinse i fedeli ad adottare alcuni dei teschi dell’ossario - le anime pezzentelle - che venivano puliti e posti in teche in cambio di protezione.


  Photo credits: Giuseppe D'Anna



punto di riferimento del quartiere, meglio conosciuta  in zona come la chiesa di San Vincenzo ‘o Munacone in quanto custodisce la statua di San Vincenzo Ferreri, frate domenicano e patrono della Sanità.
La basilica è un vero e proprio museo della pittura napoletana del XVII secolo, perché in essa sono presenti preziosi quadri, tra gli altri, di Luca Giordano e Andrea Vaccaro, e la prima rappresentazione napoletana della Madonna con Bambino, salvata dalle lave dei Vergini nel V-VI secolo d.C.




in questo luogo è possibile trovare mosaici precristiani insieme ad affreschi seicenteschi, in un’unica grande opera di recupero.
La loro espansione partì dalla deposizione del vescovo Gaudioso, nel V secolo d.C.
Furono Abbandonate dopo lo spostamento del santo all’interno delle mura di Napoli, ma ripresero la loro funzione nel XVI secolo, cioè dopo il ritrovamento della Madonna della Sanità.





-     Palazzo Sanfelice:

un Masterpiece del barocco napoletano, progettato da Ferdinando Sanfelice come sua residenza privata. È composto da due corpi uniti dalla facciata.
La peculiarità di questo capolavoro è la scalinata interna, realizzata ad ali di falco, dall’evidente effetto scenografico.




-    Palazzo dello Spagnolo:

un effetto a dir poco sontuoso dato dalla spettacolarità barocca di questo palazzo.
Commissionato a Ferdinando Sanfelice dal marchese di Poppano, ha come punto di forza la scenografica scalinata ad ali di falco – che ricorda il Palazzo Sanfelice  - ornata con stucchi. È conosciuto come Palazzo dello Spagnolo ( o Spagnuolo) perché nel XIX secolo fu acquistato dallo spagnolo Tommaso Atienza.



-     Chiesa di Santa Maria dei Vergini:

la Chiesa di Santa Maria dei Vergini sorge su un antico complesso (ospedale e cappella) voluto nel 1326 dagli abitanti del Borgo dei Vergini e poi ceduto ai frati Crociferi di San Cleto.
Quasi completamente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale, si salvò dalla distruzione solo il fonte battesimale,  dove fu battezzato Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.



-    Porta S. Gennaro: 
      
      ci troviamo di fronte alla porta più antica di Napoli.
Essa viene menzionata per la prima volta nel 928 e rappresentava l’accesso alla città per chi proveniva da nord, ma anche il passaggio obbligato per andare alle Catacombe di San Gennaro.
Dopo la peste del 1656 fu aggiunta un’edicola affrescata come ex-voto, che raffigura San Gennaro, Santa Rosalia e San Francesco Saverio che pregano per la fine dell’epidemia.




Noi di Campania da Vivere ci sentiamo in dovere di sottolineare un tesoro del Rione Sanità ancora poco conosciuto e cioè,  la Necropoli Ellenistica di Neapolis.


"L’area dei Vergini - Sanità sin dal IV sec. a. C. fu destinata a necropoli, dapprima con l’escavazione di tombe a camera (Via dei Cristallini, Vico Traetta, Via Santa Maria Antesaecula), successivamente con la realizzazione di complessi cimiteriali catacombali (San Gennaro, San Gaudioso, San Severo) infine con la destinazione di un’immensa cava ad ossario (Le Fontanelle) Nel contesto descritto, gli Ipogei Funerari Ellenistici costituiscono un superbo utilizzo del sottosuolo, testimoniando con la propria monumentalità la straordinaria impronta greca e rappresentando la cultura nella quale si riconosceva la classe dominante.
L’Associazione Culturale Celanapoli, coordinando la sua azione agli indirizzi di tutela della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, promuove il recupero, la valorizzazione e la fruizione di questo straordinario patrimonio. Un progetto in corso di definizione prevede, attraverso i locali sede dell’Associazione, l’accesso all’ipogeo dei Togati unitamente all’allestimento di un interessante laboratorio didattico dove opportuni supporti permetteranno di comprendere l’evoluzione del sottosuolo, dall’antichità ai giorni nostri."
Noi a Napoli però siamo fortunati, come tutti coloro che si recheranno alla FAI marathon 2016 che si terrà domenica 16 ottobre.
Sì, perché sarà possibile approfittare per visitare sia la Necropoli Ellenistica che le altre meraviglie del Rione Sanità.
Vi invitiamo quindi a partecipare alla Giornata FAI d'autunno intitolata "IL MIGLIO SACRO TRA EMOZIONI E VITA".
Il luoghi aperti saranno: 


- LABORATORIO DI MICHELE IODICE (partenza consigliata)

- CHIESA DI SANTA MARIA DELLA SANITÀ CON CATACOMBE DI SAN GAUDIOSO (prenotazione obbligatoria al numero 081-7443714 oppure prenotazioni@catacombedinapoli.it)

- ACQUEDOTTO AUGUSTEO DEL SERINO

- NECROPOLI ELLENISTICA DI NEAPOLIS 
- ASSOCIAZIONE CULTURALE BRODO AL PALAZZO DELLO SPAGNOLO (ingresso riservato agli iscritti FAI)
- COMPLESSO MONUMENTALE VINCENZIANO
- CHIESA DI SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA AI VERGINI
Per ulteriori informazioni l'itinerario è su http://faimarathon.it/marathon?id=476

L’INIZIATIVA è STATA REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON:
Michele Iodice; Cooperativa Sociale La Paranza; Associazione Celanapoli; Associazione Vergini Sanità; Associazione Culturale Brodo; Associazione Getta la Rete; SMMAVE - Santa Maria della Misericordia ai Vergini; Restauratore Biagio Roscigno.

Sponsor ufficiali della Fai Marathon 2016 Napoli: Pasticceria Poppella, Pizzeria Concettina ai Tre Santi, Bar Primavera . 

Ingresso gratuito.


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