NERONE E LA CANZONE NAPOLETANA. Sì, AVETE LETTO BENE :)
Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico (in realtà nato come Lucio Domizio Enobarbo, 15 dicembre 37 – Roma, 9 giugno 68), è noto alla storia come il più crudele tra gli imperatore romani.
Egli aveva però una passione forte per l’arte, per la musica e il canto in particolare, tanto da considerarsi un grande artista.
Per tale motivo, spesso amava esibirsi in pubblico.
Nel 63 d.c. “l’imperatorstar”, volle esibirsi a #Napoli in quanto riconosceva a Napoli una certa sensibilità culturale.
Napoli aveva già la fama di città della musica e del bel canto e ciò è deducibile dal fatto che le origini della città partenopea sono greche e i greci erano cantori appassionati.
Sappiamo dei leggendari certami canori di Nerone, grazie a Tacito e dai suoi Annales, ma in particolar modo dal De vita Caesarum di Svetonio: quest'ultimo racconta che Nerone debuttò proprio a Napoli con una sua ode e nonostante scoppiò un violento terremoto, che l'imperatore valutò come gli apprezzamenti degli dèi, continuò a cantare e costrinse la popolazione a rimanere.
Egli si esibì nei pressi di un tempio situato nei pressi della Crypta Neapolitana (detta anche Grotta di Pozzuoli, Grotta di Pozzuoli o Grotta di Posillipo) dove venivano officiati riti sacri in onore del dio Priapo.
Nel XII secolo, sul quel tempio pagano dove si esibì l’imperatore, venne edificata una Chiesa cristiana e i riti pagani furono sostituiti da una festa in onore della Madonna: la Madonna di #Piedigrotta. Da quella festa nacque poi la famosa festa di Piedigrotta che lanciò centinaia di canzoni napoletane rendendole celebri in tutto il mondo!
:)Egli aveva però una passione forte per l’arte, per la musica e il canto in particolare, tanto da considerarsi un grande artista.
Per tale motivo, spesso amava esibirsi in pubblico.
Nel 63 d.c. “l’imperatorstar”, volle esibirsi a #Napoli in quanto riconosceva a Napoli una certa sensibilità culturale.
Napoli aveva già la fama di città della musica e del bel canto e ciò è deducibile dal fatto che le origini della città partenopea sono greche e i greci erano cantori appassionati.
Sappiamo dei leggendari certami canori di Nerone, grazie a Tacito e dai suoi Annales, ma in particolar modo dal De vita Caesarum di Svetonio: quest'ultimo racconta che Nerone debuttò proprio a Napoli con una sua ode e nonostante scoppiò un violento terremoto, che l'imperatore valutò come gli apprezzamenti degli dèi, continuò a cantare e costrinse la popolazione a rimanere.
Egli si esibì nei pressi di un tempio situato nei pressi della Crypta Neapolitana (detta anche Grotta di Pozzuoli, Grotta di Pozzuoli o Grotta di Posillipo) dove venivano officiati riti sacri in onore del dio Priapo.
Nel XII secolo, sul quel tempio pagano dove si esibì l’imperatore, venne edificata una Chiesa cristiana e i riti pagani furono sostituiti da una festa in onore della Madonna: la Madonna di #Piedigrotta. Da quella festa nacque poi la famosa festa di Piedigrotta che lanciò centinaia di canzoni napoletane rendendole celebri in tutto il mondo!
« Questa sera ci siamo recati alla grotta di #Posillipo nel momento in cui il sole, tramontando, passa con i suoi raggi fino alla parte opposta.
Ho perdonato tutti quelli che perdono la testa per questa città »
Ho perdonato tutti quelli che perdono la testa per questa città »
(Johann Wolfgang Von Goethe)
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