domenica 25 dicembre 2016

Buon Natale 2016

Una foto pubblicata da Campania da vivere (@campaniadavivere) in data:

Tanti Auguri da Campania da vivere

Finalmente è di nuovo Natale e come ogni anno, siamo qui a farvi gli auguri, ma stavolta vi chiediamo di condividere questo giorno con noi e tutti gli utenti di Campania da vivere.
Come? Beh è semplicissimo, basta taggare le vostre foto su Instagram e Twitter con l'hashtag #campaniadavivere oppure pubblicare i vostri scatti natalizi sulla bacheca della nostra pagina Facebook e tra oggi e domani le foto più belle saranno ripubblicate sui nostri profili social.
Come di consueto vi lasciamo augurandovi Buon Natale in (quasi) tutte le lingue del Mondo:

Albanese: Gezur Krislinjden
Arabo: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah 
Basco: Zorionak eta Urte Berri On 
Boemo: Vesele Vanoce 
Bretone: Nedeleg laouen na bloavezh mat 
Catalano: Bon Nadal i un Bon Any Nou 
Ceco: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok 
Cinese (Cantonese): Gun Tso Sun Tan'Gung Haw Sun 
Cinese (Mandarino): Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan 
Cingalese: Subha nath thalak Vewa 
Coreano: Sung Tan Chuk Ha 
Croato: Sretan Bozic 
Danese: Glædelig Jul 
Estone: Ruumsaid juuluphi 
Fiammingo: Zalig Kerstfeest en Gelukkig nieuw jaar 
Filippino: Maligayan Pasko 
Finlandese: Hyvaa joulua 
Francese: Joyeux Noel 
Gallese: Nadolig Llawen 
Giapponese: Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto 
Greco: Kala Christouyenna 
Indonesiano: Selamat Hari Natal 
Inglese: Merry Christmas 
Islandese: Gledileg Jol Lituano: Linksmu Kaledu 
Macedone: Sreken Bozhik 
Maltese: LL Milied Lt-tajjeb 
Norvegese: God Jul, or Gledelig Jul 
Occitano: Pulit nadal e bona annado 
Olandese: Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar! 
Polacco: Wesolych Swiat Bozego Narodzenia 
Portoghese: Feliz Natal 
Rumeno: Sarbatori vesele Serbo: Hristos se rodi 
Slovacco: Sretan Bozic oppure Vesele vianoce 
Sloveno: Vesele Bozicne. Screcno Novo Leto 
Spagnolo: Feliz Navidad 
Svedese: God Jul and (Och) Ett Gott Nytt År 
Tailandese: Sawadee Pee Mai 
Tedesco: Fröhliche Weihnachten 
Turco: Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun 
Ucraino: Srozhdestvom Kristovym 
Ungherese: Kellemes Karacsonyi unnepeket 
Vietnamita: Chung Mung Giang Sinh

giovedì 22 dicembre 2016

Baccanalia Special Winter 2016


Edizione speciale di Baccanalia

Dopo il grande successo di agosto, il più atteso evento di San Gregorio Magno (SA), torna eccezionalmente anche in inverno.
Ma cos'è Baccanalia? Si tratta di un evento estivo durante il quale il borgo riapre le sue caratteristiche cantine scavate nella roccia e si rivive l'atmosfera delle antiche feste in onore del dio Bacco, tra fiumi di vino, piatti tipici, musica e danze tradizionali.
Questa edizione invernale è la ciliegina finale di un fitto programma di eventi che va dal 9 dicembre al 7 gennaio e coinvolge anche i comuni di Contursi Terme, Santomenna, Castelnuovo di Conza (AV), Buccino, Ricigliano, Senerchia (AV) e Romagnano al Monte.



Come si può evincere dal programma ufficiale dell'evento, tutto il periodo natalizio sarà allietato da eventi musicali, teatrali e culturali che si terranno nei vari comuni che hanno aderito a questa grande iniziativa.
Finale con il botto il 6 e 7 gennaio a San Gregorio Magno con lo Special Winter di Baccanalia che promette di ripetere i grandi numeri fatti registrare ad agosto.



venerdì 2 dicembre 2016

ConosciAmo la Campania


Demografia e geografia della Regione Campania


Alzi la mano chi può dire di conoscere nel dettaglio il territorio della Campania. Nessuno? Beh, questo articolo è per voi che avete voglia di saperne di più sulla nostra regione.
La Campania ha un territorio di 13.670,95 km² e conta 5.842.303 abitanti, con una densità di 427,35 ab./km². Sulla base di questi dati, è la terza regione in Italia per numero di abitanti e prima per densità abitativa.
Il capoluogo di provincia è Napoli e le altre province sono Avellino, Benevento, Caserta e Salerno.


Popolazione e densità abitativa

                               Fonte: www.tuttitalia.it

Aiutandoci con questo grafico, possiamo facilmente notare come la provincia di Napoli sia la più popolata e con la densità più alta, mentre Salerno ha il territorio più vasto ed anche il maggior numero di comuni.

                                           Fonte: www.comuni-italiani.it

In questo secondo grafico osserviamo i 10 comuni più popolati ed è facile notare come ben 7 appartengano alla provincia di Napoli, mentre Avellino è l'unica provincia fuori da questa classifica (14esima posizione con 55.171 abitanti). 
La maglia nera di comune con la più bassa popolazione residente spetta a Valle dell'Angelo, un piccolo comune cilentano in provincia di Salerno con soli 248 abitanti. Penultimo posto per Cairano (AV) con 326 e Serramezzana (SA) con 331. 

Se andiamo a guardare la densità di abitanti/km² scopriamo che la provincia di Napoli fa ancora la parte del leone con ben 9 comuni nelle prime 10 posizioni (Atrani (SA) in nona posizione è l'unica eccezione).
Casavatore comanda la classifica in Campania e in Italia con 12.203 abitanti/km², seguito da Portici 12.003 e San Giorgio a Cremano 11.097. 
Il piccolo comune di Valle dell'Angelo ci conferma ultimo anche in questa classifica con 6,78 abitanti/km². Penultimo posto per Corleto Monforte (SA) con 10 e Ottati (SA) 12.


Superficie

                                           Fonte: www.comuni-italiani.it

Per quanto riguarda la superficie, domina Ariano Irpino, mentre Benevento e Napoli sono le uniche 2 province in questa classifica.
Il comune più piccolo è invece Atrani in Costiera Amalfitana, che con i suoi 0,12 km² è anche il comune più piccolo d'Italia per estensione. 
Al penultimo posto Conca dei Marini, sempre in Costiera e ritroviamo Casavatore che stavolta si piazza al terzultimo posto.


Altitudine


                                             Fonte: www.tuttitalia.it

Per quanto riguarda l'altitudine possiamo ben dire che la provincia di Avellino sia la più alta della regione con 8 comuni nelle prime 10 posizioni.
Trevico comanda con i suoi 1090 metri s.l.m, ma è anche interessante notare come tutti questi paesini abbiano una densità abitativa molto bassa, ben al di sotto della media regionale che è di 427,35 ab./km².
I comuni più bassi della Campania, invece, sono Lacco Ameno (NA) e Ischia (entrambi sull'omonima isola) che si trovano a 2 metri sul livello del mare. Al terzultimo posto Castel Volturno (CE) a 3 metri s.l.m. e appena fuori dal podio Salerno che è la provincia più bassa con i suoi 4 metri s.l.m.


Con questo articolo speriamo di avervi "insegnato" qualcosa di utile riguardo alla nostra/vostra regione e vi ricordiamo che potete interagire con noi attraverso le nostre pagine Social (Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest), usando l'hashtag #campaniadavivere, oppure scrivendoci qui sotto nei commenti cosa ne pensate.

mercoledì 30 novembre 2016

Caravaggio, il maiale demoniaco e le janare: un mega evento ai Tribunali e fusioni di leggende.



Sgarbi a Napoli

In molti già sapranno che sta per essere restituita a Napoli la Chiesa della Pietrasanta in Via del Tribunali, a 200 metri dal Cristo Velato e dal Conservatorio San Pietro a Majella.
La riapertura sarà accompagnata da una straordinaria mostra d'arte di Vittorio Sgarbi, che per l'occasione porterà a Napoli Caravaggio, Tino di Camaino,  Vincenzo Gemito e tanti altri, attraverso opere che fanno parte di collezioni private e fondazioni. 
Un evento del tutto imperdibile per gli amanti dell'arte e dei "Tesori nascosti".  Questo il nome della mostra.
Circa 150 preziose meraviglie saranno visitabili dal 6 dicembre al 28 maggio 2017. 


La Chiesa basilicale che ospiterà la mostra è la più antica di Napoli, dedicata a Maria e nasce sul Tempio di Diana, dea pagana della caccia e della luna.
E' proprio la presenza di questa divinità che ci riporta al folklore, all'esoterismo e quindi alle leggende - che si intersecano con la realtà storica - delle quali è stato precedentemente accennato. 
Tutti conoscerete le janare, le seguaci di Jana, cioè Diana - Artemide per i Greci - protettrice di sacerdotesse e successivamente, delle streghe. E' forse proprio la presenza del Tempio di Diana ad aver contribuito alla nascita della leggenda sul maiale demoniaco (il maiale era l'animale usualmente sacrificato alla dea), che grugniva e si aggirava per la Pietrasanta.

Si narra che la Chiesa fu eretta dal Vescovo Pomponio per contrastare il male, ascrivibile al culto ancora forte per la divinità pagana. 
E' più plausibile immaginare che la leggenda creata, non fosse altro che una leva grazie alla quale giustificare la creazione di un luogo di culto dedicato alla Vergine Maria e non più a Diana, che portava con se usanze per niente condivise dalla Chiesa. Come ulteriore testimonianza del passaggio da un culto all'altro, ci sono le teste porcine ancora presenti nell'architettura. 
A tal proposito, per ricordare la fondazione della Basilica, fino al 1625 l'abate di Santa Maria Maggiore a cadenza annuale faceva omaggio all'Arcivescovo, di una porchetta, abitualmente sacrificata nel Duomo di Napoli.

Orari di apertura della mostra
- Dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 20:00. 
- Sabato e domenica dalle 10:00 alle 23:00 (con estensione fino a mezzanotte da marzo 2017). 

La biglietteria chiude un’ora prima dell’orario di chiusura della mostra.

Per ulteriori informazioni si può consultare il sito: www.itesorinascosti.it

sabato 26 novembre 2016

I Mercatini di Natale in Campania



Mercatini di Natale in Campania

Il Natale è ormai alle porte e la Campania si prepara all'evento con i tanti mercatini che ci accompagneranno da qui a gennaio. 
Andiamo a scoprire, provincia per provincia, dove si svolgeranno gli eventi più interessanti e in quali giorni: 


Provincia di AVELLINO

Sirignano 26 e 27 novembre
Caposele 10 e 11 dicembre
Abbazia del Loreto a Mercogliano dal 16 al 18 dicembre


Provincia di BENEVENTO

Castello di Limatola dall'11 novembre all'8 dicembre
San Lorenzello dal 25 novembre 2016 all'8 gennaio
Torrecuso dal 25 novembre all'11 gennaio
Morcone dal 5 dicembre al 6 gennaio
Foglianise dall'8 all'11 dicembre


Provincia di CASERTA

Conca della Campania 26 e 27 novembre
Piedimonte Matese dal 7 dicembre all'8 gennaio
Villa di Briano dal 7 dicembre all'8 gennaio
Arienzo dall'8 all'11 e dal 15 al 18 dicembre
Santa Maria Capua Vetere dall'8 all'11 dicembre
Roccamonfina dall'8 all'11 dicembre 
Aversa 10 e 11 dicembre 
Vairano Patenora 10 e 17 dicembre 
Caianello 11 dicembre


Provincia di NAPOLI

Sorrento dal 18 novembre 2016 al 10 gennaio 
Mostra d'Oltremare a Fuorigrotta dal 19 novembre all'11 dicembre 
Bacoli dal 25 novembre 2016 all'8 gennaio 
Vico Equense dal 26 novembre al 24 dicembre
Pompei dal 2 dicembre 2016 al 7 gennaio 
Roccarainola 3 e 4 dicembre  
Piazza Municipio a Napoli dal 4 all'11 dicembre 
Castello di Ottaviano dal 3 al 17 dicembre  
Castello di Lettere dal 4 al 26 dicembre  
Agerola dall'8 all'11 dicembre 
Licola dall'8 all'11 dicembre 
Cercola dall'8 all'11 dicembre 


Provincia di SALERNO

Cava de Tirreni dal 5 novembre all'8 gennaio
Atena Lucana dal 2 al 18 dicembre  (solo il venerdì, sabato e domenica e 8 dicembre) 
Castellabate dal 7 all'11 dicembre
Teggiano dall'8 all'11 dicembre 
Salerno dall'8 dicembre fino alla fine delle Luci d'Artista
Contursi Terme dall'8 dicembre al 6 gennaio 
Castello Arechi a Salerno dal 15 al 18 dicembre
Amalfi dal 16 dicembre 2016 al 6 gennaio 


martedì 15 novembre 2016

Le Stelle Michelin 2017 in Campania


Presentata la nuova Guida Michelin 2017

Oggi è finalmente il grande giorno della Guida Michelin 2017, e come sempre l'Italia si conferma al top nella ristorazione a livello mondiale, piazzandosi al secondo posto con 343 ristoranti premiati.
La Lombardia conferma il suo primato, mentre la Campania si assicura la terza posizione in Italia con 39 ristoranti premiati (6 due stelle e 33 una stella).
Andiamo a conoscerli tutti, provincia per provincia:


Provincia di Avellino

Oasis-Sapori Antichi a Vallesaccarda *
Marennà a Sorbo Serpico *

Provincia di Benevento

Kresios a Telese Terme *

Provincia di Caserta

Le Colonne a Caserta *
Vairo del Volturno a Vairano Patenora *

Provincia di Napoli

Taverna Estia a Brusciano **
L'Olivo ad Anacapri **
Il Riccio ad Anacapri *
Piazzetta Milù a Castellammare di Stabia *N
Il Mosaico a Ischia *
Indaco a Ischia *
Dani Maison a Ischia **
Quattro Passi a Nerano **
Taverna del Capitano a Nerano *
Relais Blu a Massa Lubrense *
Il Comandante a Napoli *
Veritas a Napoli *N
Palazzo Petrucci a Napoli *
Sud a Quarto *
Don Alfonso 1890 a Sant'Agata sui due Golfi **
Don Geppi a Sant'Agnello **
Il Buco a Sorrento *
Terrazza Bosquet a Sorrento *
President a Pompei *
Mammà a Capri *
Antica Osteria Nonna Rosa a Vico Equense *
Torre del Saracino a Vico Equense **
Maxi a Vico Equense *

Provincia di Salerno

La Caravella ad Amalfi
Locanda Severino a Caggiano
Il Papavero a Eboli
Il Faro di Capo d'Orso a Maiori
Casa del Nonno 13 a Mercato San Severino
Le Trabe a Paestum
La Sponda a Positano
Zass a Positano
Rossellinis a Ravello
Il Flauto di Pan a Ravello
Re Mauri a Salerno
Osteria Arbustico a Valva


 

venerdì 11 novembre 2016

Luci d'Artista a Salerno: le FOTO


Le Luci d'Artista a Salerno

Campania da vivere vi regala in esclusiva, alcuni scatti delle Luci d'Artista che dal 5 novembre illuminano la città di Salerno in vista del Natale.
Da Piazza della Concordia fino alla Villa Comunale, passando per le strade del centro e lo splendido cielo stellato di piazza Flavio Gioia.










La ruota panoramica di Salerno



Facciamo chiarezza sui prezzi

Quest'anno Salerno per le Luci d'Artista ha deciso di fare le cose in grande e in Piazza della Concordia è stata installata una ruota panoramica alta 55 metri che permetterà di ammirare dall'alto la Costiera Amalfitana e l'entroterra salernitano.
La ruota è composta da 28 cabine che possono ospitare un massimo di 6 persone ciascuna, per un totale di 168 posti.
Negli ultimi giorni siete stati in tanti a contattare la nostra pagina Facebook per avere info in merito ai biglietti e ai prezzi del giro, ma soprattutto della cena.
E' giunto quindi il momento di fare chiarezza sull'argomento.
I biglietti si acquistano in prossimità della ruota, come se fosse una semplice giostra e i prezzi sono:

- Adulti 9 euro
- Bambini (fino a 10 anni) 6 euro
- Possessori della "Luci d'Artista Card" e residenti a Salerno 5 euro

Inoltre sono previsti degli sconti per le famiglie, come ad esempio:

- Famiglia composta da 2 adulti e 1 bambino 22 euro
- Famiglia composta da 2 adulti e 2 bambini 26 euro

Ogni biglietto da la possibilità di fare 5 giri per un totale di 10 minuti.
Fin qui, non ci sono grossi problemi, ma veniamo alle note dolenti...come in molti di voi sapranno si è vociferato della possibilità di affittare le cabine per una durata 90 minuti per fare colazione o cenare sulla ruota panoramica.
Siete stati in tantissimi a chiedere maggiori info e soprattutto i prezzi. Ebbene al momento non ci sono ancora notizie certe.
Quello che si sa, è che questa possibilità sarà prevista solo per 5 giorni che però non sono ancora stati stabiliti e quindi non si conoscono i prezzi e le modalità di prenotazione.

mercoledì 19 ottobre 2016

Streghe, liquore e moda: Benevento e il profondo legame con Napoli.



Maleventum, Beneventum o per meglio dire, Benevento, è la città sannitica poi romana, longobarda e successivamente pontificia. Un luogo che vanta un patrimonio storico – artistico davvero importante. Non a caso, dal 2011 la Chiesa di Santa Sofia ( 760 d.C.) è entrata a far parte del Patrimonio dell'Umanità. 


Le testimonianze più antiche relative al territorio di Benevento e della sua provincia, risalgono al paleolitico. I ritrovamenti di palafitte a Castelvenere e altri numerosi reperti ritrovati altrove, testimoniano la presenza dell’uomo in questa area. 
Riguardo alla nascita della città di Benevento, la leggenda attribuisce la fondazione a Diomede, approdato dopo la distruzione di Troia, sulle coste pugliesi. Sappiamo che la città fu abitata da popolazioni sannitiche, di ceppo sia irpino che caudino, per l’esistenza di reperti culturali e di emergenze storiche come l’area archeologica di contrada Cellarulo, che testimonia l’esistenza di una popolazione stanziale, insediata alla confluenza dei fiumi Sabato e Calore, dedita alla lavorazione ed al commercio della lana e di prodotti realizzati con argilla. Florido centro della civiltà sannita, entrò per la prima volta nella storia quando i Sanniti sconfissero l'esercito romano durante la battaglia delle Forche Caudine (321 a.c.), grazie ad una mossa strategica di Ponzio Telesino.

Durante il periodo romano,  i Sanniti, dopo l’episodio delle “Forche Caudine” furono a loro volta sconfitti e sottoposti al dominio di Roma, con la terza guerra sannitica . A tal proposito, il nome della città che era Maleventum, fu modificato dai Romani in Beneventum, per ricordare la vittoria su Pirro nel 275 a.C. Passaggio obbligato per raggiungere le Puglie e  l’Oriente, divenne  un importante e strategico centro politico ed economico.
Ovviamente, i Romani nel corso dei secoli arricchirono la città con importanti monumenti. I più significativi sono: Arco Traiano, Teatro Romano, Arco detto del Sacramento, Ponte Leproso, Ponte Valentino e, inoltre, preziose testimonianze del tempio di Iside.


Per quanto riguarda il periodo longobardo, dopo la caduta dell’Impero Romano si verificò una fase di decadenza per Benevento, che ebbe nuovo splendore sotto la dominazione Longobarda. 
Benevento, all’inizio di questa dominazione (571) con Zottone I, fu prima Ducato e poi dopo la caduta del Regno di Pavia (774), fu elevata a Principato da Arechi II.
Egli, amante delle arti e della cultura, fece realizzare moltissime opere architettoniche, come ad esempio l’ampliamento della cinta muraria, con la creazione della Civitas nova (attuale Triggio); la chiesa di S. Sofia, per metà circolare e per metà stellare; l’attiguo monastero benedettino con il suggestivo chiostro. Altra meravigliosa testimonianza dell’epoca longobarda, è la chiesa di S.Ilario, poco distante  dall’Arco di Traiano.

Con la morte di Landolfo VI, ultimo principe Longobardo  (nel 1077 ), ci fu  il passaggio di Benevento al dominio pontificio, fino al 1860. In questo periodo, Benevento divenne possedimento di Federico II e poi di Manfredi, che nel 1266 combattendo contro Carlo D’Angiò, morì e fu temporaneamente  sepolto “in cò del ponte” (Dante, Purgatorio, Canto III).  Divenuto quindi Feudo della Chiesa, venne governata da un rettore, poi da un governatore, e dopo il Congresso di Vienna da un Delegato Apostolico. Fu occupata nel 1806 dalle truppe francesi di Napoleone che la concesse in feudo col titolo di Principato, a Carlo Maurizio Talleyrand, suo Ministro degli Esteri che la curò da lontano mediante un Governatore.
I monumenti del periodo della dominazione pontificia sono: Rocca dei Rettori, Duomo, Palazzo Paolo V, Basilica di S. Bartolomeo, Tempio della Madonna delle Grazie.


Durante l’Unità d’Italia, Benevento fu liberata dal dominio pontificio grazie al partito garibaldino. Movimenti insurrezionali si ebbero in quasi tutti i paesi della nuova provincia, contro le truppe governative, all’indomani dell’instaurazione del governo nazionale. Questi movimenti furono repressi con azioni militari che culminarono nella strage delle popolazioni di Pontelandolfo e Casalduni (brigantaggio) ad opera di bersaglieri comandati dal generale Negri.
Tra le opere più significative di questa fase ricordiamo il monumentale Palazzo del Governo, la imponente caserma Guidoni, la bellissima Villa Comunale, il cuore verde di Benevento, realizzata su progetto di Alfredo Denhart, già direttore dell’Orto Botanico di Napoli e di recente risistemata e restaurata.


Oggi Benevento rappresenta una meta che contiene un’offerta turistica e culturale davvero vasta. È possibile infatti scegliere di vivere la città dal punto di vista enogastronomico, oppure per le  terme e il benessere. 
Per ovvie ragioni geografiche, Benevento e la sua provincia offrono la possibilità di godere della natura, vivendo il territorio contemporaneamente, anche dal punto di vista storico e religioso.
Come quasi tutti sanno però, Benevento non è solo arte e natura, ma anche cultura contadina.
Tutti avranno sentito parlare almeno una volta nella vita, delle "Streghe di Benevento"


In tutto il territorio del beneventano però, queste misteriose creature vengono chiamate "janare" o "ianare".
Il nome forse deriva da Giano. Giano era il dio bifronte, con una faccia sul viso ed un'altra dietro la testa. Proprio per questa sua caratteristica - la capacità di guardare in avanti e all'indietro, di controllare chi entrava e chi usciva - era il dio delle porte di casa (ianua), il dio del principio, il dio del mattino.
Secondo questa teoria, le janare si chiamerebbero così perché entrano nelle abitazioni attraverso la porta di casa (in latino ianua, -ae) il cui dio protettore è appunto Giano.
Un'altra tradizione vuole che il termine janara voglia dire "seguace di Diana" poiché la dea Diana, venerata dai Romani, corrispondeva alla Artemide dei Greci, identificata con Ecate. Ecate era rappresentata con tre teste e tre corpi (corrispondenti ad Artemide, Persefone e Demetra - o Selene). Persefone (la romana Proserpina) è la dea del mondo sotterraneo e proprio in virtù di tale identificazione, Ecate regnava anche sui demoni malvagi e sulle tenebre e vagava nottetempo spaventando gli uomini.
Le janare sono figure caratteristiche della civiltà contadina. Nella tradizione, esse erano fattucchiere in grado di compiere malefici ed incantesimi, di preparare filtri magici e pozioni in grado di procurare aborti. Tuttavia non si conosceva l'identità delle janare: esse di giorno potevano condurre una esistenza tranquilla senza dare adito a sospetti. Di notte, però, dopo essersi cosparse le ascelle (secondo altri il petto) di un unguento magico, esse avevano la capacità di spiccare il volo lanciandosi nel vuoto a cavallo di una granata, cioè una scopa costruita con saggina essiccata. Nel momento del balzo, pronunciavano la frase:


"Sott'a l'acqua, sott'a 'r vient, sott'a la noc d' Bnvient"
(sotto l'acqua e nel vento, sotto il noce di Benevento)


Questo aspetto culturale di Benevento, rimanda inevitabilmente al famoso liquore originario di Benevento, lo Strega Alberti.


Un locale di 100 metri quadrati è stato aperto giovedì 13 ottobre alle 19:00  in via Benedetto Croce 4.
Ha dichiarato il vicepresidente Antonio Savarese, "Strega intende partecipare alla rinascita del centro storico di Napoli che grazie agli importanti flussi turistici consentirà ai consumatori italiani e stranieri di riconoscersi nei nostri prodotti".

È per questo che noi di Campania da Vivere abbiamo ritenuto opportuno ricordare l’importanza di Benevento e dei legami territoriali campani, perché se davvero il turismo deve essere la molla del riscatto sociale ed economico di Napoli e della Campania, non si può prescindere da fatti e dinamiche che si innescano e si fondono per far sì che non solo Napoli, non solo Benevento, ma l’intera regione venga percepita come un enorme e bellissimo contenitore di storie, culture, tradizioni. Diverse talvolta, ma sempre legate da un doppio filo. 

La famiglia Alberti, tra l'altro, è napoletana di origine. Ecco che il fermento turistico e culturale di Napoli, riavvicina due località che come abbiamo sottolineato, fanno parte della regione Campania. 

E quale miglior legame culturale tra le janare – originarie di Benevento -  e il centro storico di Napoli, se non quello che ritroviamo nella leggenda della janara di Vico Pensiero?


"Povero pensiero me fu arrobbato, pe’ no le fare le spese me l'ha tornato"


Questa la scritta della lapide posta a Vico Pensiero (ascrivibile alla zona dell’Archivio di Stato a Napoli), secondo una leggenda popolare, da un giovane innamorato.
Una bellissima e giovane strega dai lunghi capelli neri e dagli occhi magnetici, lo aveva fatto innamorare con un dolce sorriso e tenere parole. Si concesse a lui con amore e devozione, come una sposa. Quando l’anima del giovane fu totalmente conquistata, lei d’improvviso lo abbandonò. Questo è spiegabile in quanto tradizionalmente le streghe non conoscono i sentimenti e le emozioni.  L'incantesimo non poteva essere sciolto, però. Per anni il povero giovane vagò lungo le strade che un tempo lo avevano visto felice e innamorato. Venne quindi la decisione d'incidere su quella lapide il suo ultimo grido di dolore e cioè, scolpire nella pietra il tormento della sua anima ferita e tormentata. L'iscrizione di vico Pensiero, per secoli, mise in guardia cittadini e forestieri dall’amore.  Nel 1890 il vico fu abbattuto per lavori di risanamento della zona e la lapide fu portata all'Archivio di Stato, dove tuttora è conservata.

Le streghe di Benevento, oltre a tramandarci una tradizione contadina e popolare, hanno ispirato la nascita del neonato brand di moda Stregato. 


Dal comunicato ufficiale apparso sul sito ufficiale della Start up:

“Sin da subito Stregato si ripropone di non essere solo un brand locale, ma un progetto più ampio, focalizzato per la maggiore sulla realizzazione di t-shirt. Le fasi di crescita saranno documentate con tanto di diario di bordo visibile sui canali Facebook ed Instagram, con la massima attenzione alla qualità e alla soddisfazione della clientela. 
La tradizione del Made in Italy, combinata ad una grafica totalmente creativa e soprattutto nativa, sono i punti forti che hanno portato alla realizzazione del brand. Capi semplici ma al tempo stesso molto versatili, adattabili ad infinite proposte, un prodotto altamente curato graficamente e irrinunciabile per ogni occasione.
Dichiarazioni del fondatore: fare bene un prodotto, od offrire un buon servizio, non è più sufficiente per competere sul mercato o per assicurare la sopravvivenza e lo sviluppo di un’azienda, dal momento che esso risulta facilmente clonabile e la sua qualità viene spesso data per scontata dal cliente/consumatore. Ecco perché il nostro obiettivo sarà diversificarci. In che modo? Punteremo tutto sulla grafica e sulle nuove tecniche di stampa digitale. Il cliente deve innamorarsi del prodotto, deve sentirlo vicino a se stesso, vicino al suo stile e sentirsi a proprio agio quando lo indossa. Se sarà fiero di indossarlo, allora si, ritornerà da noi.”
Da una chiacchierata telefonica intercorsa tra noi di Campania da Vivere e l'ideatore del brand Pellegrino Bozzella, sappiamo anche che da gennaio verrà proposta una linea a commercializzazione nazionale. 
Sperando che questo breve viaggio tra Napoli e Benevento abbia solleticato in voi l’orgoglio e anche la voglia di visitare luoghi vicini e forse ancora sconosciuti, vi suggeriamo di affidarvi alla Cooperativa Sociale SIRE (SiRe Coop), per vivere o rivivere il più bei luoghi della Campania, attraverso visite guidate effettuate da anni con cura e professionalità.

La Cooperativa sociale SIRE onlus nasce nell'ambito del progetto di sviluppo territoriale del Distretto Culturale dei Siti Reali, per iniziativa di un team di professionisti napoletani.
La Cooperativa si propone di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini, operando nei settori del sociale, dell'educazione e formazione, degli eventi e della cultura, dell'ambiente,dello sviluppo turistico, della promozione territoriale, della consulenza e progettazione.

SIRE Coop, presente sul territorio campano e nazionale, ha già all'attivo diversi progetti e collaborazioni sviluppati in sinergia con realtà istituzionali, associative ed imprenditoriali in un'ottica di promozione sociale e sviluppo territoriale.

SIRE Coop dal maggio 2011 aderisce all'AGCI - Associazione Generale delle Cooperative italiane membro, insieme alla Legacoop e alla Confcooperative, del coordinamento nazionale ALLEANZA delle COOPERATIVE ITALIANE, che rappresenta oltre il 90% del settore della cooperazione per persone occupate (1.100.000) e fatturato realizzato (127 miliari di euro). Ben 43.000 le imprese rappresentate con oltre 12 milioni di soci.