martedì 16 giugno 2020

Cosa vedere a Napoli in 2 giorni?


Un weekend tipo a Napoli


Si può conoscere Napoli in soli 2 giorni? No! Ma con la giusta organizzazione e con voglia di muoversi, si riesce a vedere tanto passando tra zone diverse e tra le mille contraddizioni di questa città unica al Mondo.

Per raccontare questo fine settimana a Napoli abbiamo scelto di soggiornare a Napoli Urban Suite che grazie alla sua posizione strategica a 2 minuti dalla stazione centrale ci ha permesso di avere vita facile negli spostamenti.

Partiamo quindi con il racconto della nostra esperienza alla scoperta del capoluogo partenopeo.
Sfruttando anche la vicinanza della struttura, abbiamo scelto di iniziare questo viaggio da Via San Biagio dei Librai, facendo una prima fermata al Palazzo Marigliano, pregevole esempio di architettura rinascimentale napoletana con i suoi oltre 500 anni di storia.

La seconda tappa è stata al Complesso Monumentale di Santa Chiara, che però era chiuso ed è stato forte il rammarico di non aver potuto ammirare da vicino i famosi chiostri (ma non sarà l'unico rammarico di questo viaggio).
Senza perderci d'animo abbiamo continuato a camminare passando per la Piazza del Gesù Nuovo e poi un'idea: Rione Sanità.
Poco più di 1km a piedi e quindi era fattibile. Il Rione Sanità negli ultimi anni è stato oggetto di attenzione soprattutto sui Social Media ed ha vissuto una rinascita che lo ha trasformato anche in una zona d'interesse turistico: il Palazzo dello Spagnolo, il Cimitero delle Fontanelle e la casa di Totò sono le principali attrazioni.


Il palazzo dello Spagnolo


Questo è probabilmente uno dei luoghi in cui vivere la Napoli più "vera" ed è una manna del cielo per chi vaga alla ricerca dello scatto perfetto da postare su Instagram.
A questo punto riprende il cammino e dopo una brevissima sosta per ammirare la facciata del Duomo, siamo giunti alla celebre Via dei Tribunali.
Da qu,i dopo un breve tratto si incontra prima San Gregorio Armeno, la via dei Presepi e pochi metri più avanti c'è l'ingresso per andare alla scoperta delle bellezze e dei misteri della Napoli Sotterranea.

Alla fine di Via dei Tribunali invece si incontra dapprima piazza Bellini (che abbiamo scelto per un rapido aperitivo serale) e poi proseguendo si giunge a Piazza Dante e quindi Via Toledo.

Siamo nel cuore pulsante della città e per chi non lo sapesse qui vi è anche la fermata Metro più bella d'Europa (ne abbiamo parlato qui), ma il meglio deve ancora venire.
Scendendo verso il mare c'è un agglomerato di punti di'interesse: sulla sinistra si trova la Galleria Umberto I e poco più avanti sulla destra c'è il celebre Caffe Gambrinus (forse il bar più famoso della città).
Di fronte al Gambrinus si erge il magnifico Teatro San Carlo: fondato nel 1737, si tratta del più antico teatro d'opera del Mondo.
Alle spalle del Teatro c'è il Maschio Angioino e pochi metri più avanti si "guardano" il maestoso Palazzo Reale e Piazza del Plebiscito.
Qui arriva la seconda delusione di giornata perché non è stato possibile accedere allo scalone del Palazzo Reale visto che era chiuso ed era possibile visitare solo il giardino.

Una delle cose più imperdibili di Napoli è la classica passeggiata sul lungomare passando per il Castel dell'Ovo ed il Borgo Marinari, ma a questo punto con quasi 15km nelle gambe era tempo di tornare in struttura e per fortuna appena uscito dalla metro Garibaldi in nemmeno 2 minuti sono riuscito a buttarmi sul letto.


Il punto di forza di Napoli Urban Suite, oltre al design ricercato e alla cura dei dettagli, è proprio la posizione che lo rende un punto strategico per soggiornare in città, ma anche per muoversi verso altre zone.
Infatti in alta stagione, può essere comodo avere una base a Napoli e sfruttare il treno per andare a Pompei o a Sorrento.

Lo stile "urbano" e abbastanza minimale è molto in tema con la zona e le 5 camere sebbene siano simili sono tutte differenti nell'arredamento e nei dettagli.
Quattro doppie e una tripla.
Noi abbiamo scelto la stanza Numero 1 per la luminosità e per la doppia finestra che affaccia sulla piazza e sulla stazione.



Qualità del sonno molto alta: letti comodi e infissi che abbattono quasi del tutto i rumori che potrebbero provenire dalla piazza negli orari di maggiore afflusso.
Dopo un pò di relax ed una doccia rigenerante siamo andati a Piazza Bellini per un aperitivo rapido all'aria aperta e poi ardua scelta: dove mangiare una pizza?

Su Instagram sono arrivate tantissime risposte: Sorbillo, Da Michele, Concettina ai 3 Santi su tutti.
Alla fine la scelta è ricaduta su Di Matteo per la velocità con cui abbiamo superato il problema della fila.
Pizza buona e dopo un giro tra i baretti siamo tornati in camera.


Il secondo giorno è iniziato cosi e nonostante le previsioni meteo incerte abbiamo deciso di andare verso il mare: Posillipo.
La prima delusione di giornata è stata scoprire che non era possibile scendere giù alla Gaiola e quindi abbiamo "ripiegato" sulla Baia delle Rocce Verdi: un vero paradiso che ci riporta per un attimo ad altre latitudini.
Non è stato semplice arrivarci, ma alla fine la strada fatta a piedi (era possibile arrivarci anche comodamente in auto, ma chi lo sapeva...) è stata ampiamente ripagata dallo spettacolo che ci siamo ritrovati davanti.
Avendo un pò di tempo a disposizione sarebbe stato possibile arrivare anche a Marechiaro, ma nel frattempo avevamo una certa fame e ci siamo spostati al Vomero per un pranzo veloce da Panamar: 15 euro per un panino e un calice di vino.

Da Via Scarlatti, non è difficile giungere al Castel Sant'Elmo e alla Certosa di San Martino che sono probabilmente i due principali punti d'interesse culturale del Vomero.
La Certosa è un luogo molto affascinante perché oltre a regalare degli scorci mozzafiato sulla città, nasconde al suo interno delle particolarità uniche come ad esempio la Vigna di San Martino.
Una vera vigna nel cuore della città.

Castel Sant'Elmo invece è un enorme edificio che sovrasta Napoli dall'alto e da anni ospita un Museo al suo interno.
Per estensione è il castello più grande della città ed è stato ricavato in parte dalla roccia di tufo che ricorre spesso nell'architettura napoletana.
Da qui si gode di uno dei panorami più belli in assoluto su Napoli: da un lato Spaccanapoli, il Vesuvio, il Centro Direzionale, il Museo di Capodimonte ecc e dall'altro Capri, Posillipo e il mare.
Ancora una volta è un invito a nozze per gli appassionati di fotografia.

Questo è il racconto della nostra esperienza di 2 giorni a Napoli. Ora pero lasciamo spazio a questo video che in 3 minuti cerca di racchiudere tutte le emozioni: GUARDA IL VIDEO


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mercoledì 10 giugno 2020

Nel Cilento uno dei mari più belli e puliti d'Italia


Assegnate le 5 vele da Touring e Legambiente


Qual è il mare più bello d'Italia? Secondo Touring e Legambiente che oggi hanno assegnato il prestigioso riconoscimento, la Sardegna batte tutti in Italia. 
Ma il Cilento si difende bene e porta in alto il nome della regione Campania.

Facciamo un passo indietro e analizziamo meglio questo riconoscimento. Legambiente ha attribuito a ogni comprensorio turistico italiano le "vele": da 1 (punteggio minimo) a 5 (punteggio massimo). Le vele attestano non solo il livello di purezza delle acque ma in generale la qualità ambientale, la presenza di servizi e il consumo energetico. 

Il massimo riconoscimento è stato assegnato a 15 comprensori:
- 5 in Sardegna 
- 3 in Toscana e Puglia
- 2 in Campania 
- 1 in Liguria e Sicilia

In Campania, come detto, è stato grande protagonista il Cilento con Pollica, San Mauro del Cilento, Castellabate e Montecorice.
L'altro comprensorio a 5 vele è la Costa del Mito tra Camerota, Centola-Palinuro e Pisciotta con la Costa degli Infreschi e la Costa della Masseta.

Oltre al Cilento, in provincia di Salerno è stata premiata con 4 vele anche la Costiera Amalfitana.
Per chiudere, anche l'Isola di Capri è stata premiata con le 4 vele da Legambiente.